La storia di questa casa è densa ed è antica, e parla del rapporto che lega noi, genti di Calabria, al nostro territorio, ad una natura selvaggia e sublime, capace di incantare e allo stesso modo di distruggere, di meravigliare ed insieme atterrire. Nel 1908 questa città fu interamente rasa al suolo da un terremoto di una potenza immane, al punto che il sismologo Mercalli pose questo evento sul gradino più alto della sua scala, ad indicare il massimo della devastazione. Dall’amore per questa terra, abbiamo acquisito la capacità di resilienza ed abbiamo, quindi, ricostruito.Erano altri tempi, tempi in cui la memoria della recente tragedia obbligava ad edificare costruzioni sicure, solide e robuste, e in cui il rispetto per la dimensione pubblica spingeva a rifinire le facciate prima che l’interno delle proprie case, e a ricercare la bellezza. Questo palazzotto nasce così, con un mutuo speciale per terremotati e il desiderio di realizzare una dimora bella ed elegante nella sua semplicità, adatta ad accogliere una famiglia numerosa ed allargata come sono anche oggi le famiglie di Calabria. La famiglia in questione (chiaramente, la mia) ha vissuto qui per decenni, partecipando agli eventi che hanno caratterizzato questo paese e respirando gli echi di una storia più grande. (Continua…..)