(…segue) E poi la guerra arrivò davvero e lo Stretto diventò un posto insicuro, meta di battaglie e bombardamenti frequenti. Così Nonno Stefano, Nonna Maria e le loro tre figlie furono sfollati a Tropea; quella che oggi è una splendida e rinomata località turistica, fu per i miei avi meta di esilio, villeggiatura forzata. Quando la guerra in riva allo Stretto finì – pur continuando drammaticamente altrove – poterono far ritorno nella loro casa, che era ancora in piedi, solida e bella come l’avevano lasciata.
In una Reggio pacificata e piena di speranze, e bella e gentile come doveva essere allora, Pina, Lavinia e Anna diventarono donne. Nonna Lavinia sposò Nonno Ninì, anch’egli ferroviere, spesso di servizio sulla linea ionica, meravigliosa e baciata dal sole, e insieme ebbero tre figli – uno di essi è, ovviamente, il mio papà. Continua…