(…segue). Nonno Stefano (in realtà il mio bisnonno, il capostipite e costruttore) fu ferroviere, come molte altre persone di questo quartiere, costruito a ridosso della stazione e noto, appunto, come “Rione Ferrovieri”. Erano gli anni ’30 del ‘900, tempi duri, difficili: si pativa la dittatura e ci si preparava, consapevolmente o meno, ad una nuova grande guerra. Venne il giorno in cui bisognava giurare fedeltà al regime e Nonno Stefano non lo fece. “Io non appartenni, non appartengo e non apparterrò mai a nessun partito” disse. Gli andò bene: non subì nessuna conseguenza, ma non fece mai carriera. Con sua moglie, Nonna Maria, ebbe tre figlie: Pina, Lavinia e Anna. Continua…